4 min read

Personal Best 10km

Riflessioni circa lo sport multidisplinare e la vita professionale
Personal Best 10km

Il 23 Ottobre 2022 raggiunsi uno dei miei obiettivi sportivi, relativi alla corsa, che mi ero posto per quell'anno. A distanza di qualche mese, tra una sessione di nuoto e bicicletta, ci ho riflettuto sopra ed ho trovato le seguenti riflessioni.

Faccio un passo indietro a Settembre 2022 quando, seguendo un consiglio proveniente da qualche lettura, scrissi nero su bianco gli obiettivi che avrei voluto perseguire entro quell'anno (2022).

Obiettivi a breve termine che per essere definiti tali ovviamente devono aver già passato un analisi di fattibilità altrimenti si rischia di mettere il paletto sempre troppo distante dalla reale fattibilità causando l'effetto inverso (demoralizzazione e perdita di fiducia).

Proprio tra questi obiettivi, vedere post sotto, mi ero prefissato nell'ambito sportivo di correre i 10km sotto i 40minuti.

Yuri Bacciarini on LinkedIn: #mind #focus
Personally I find very useful to write down my short term objectives organized by: private life, lifework, extra work activities and sport. It helps my #mind…

‌‌‌Per chi è un corridore, significa stare sotto i 4minuti/km 😱 😱 😱

Inizialmente non pensavo di potercela fare, avevo avuto modo fino ad allora di correre distanze più lunghe (fino a 100km --> https://www.yuribacciarini.com/sports/my-journey-from-0-to-100km/ , https://www.yuribacciarini.com/sports/how-endurance-run-boosts-my-resilience/) con un ritmo completamente diverso, perlopiù praticando trail.

La chiave di svolta fu però un articolo che lessi nella rivista Correre che riporto qua sotto. Nell'articolo si riportava una semplice tabella di allenamento che troviamo ormai ovunque in tutte le salse, ma da quel giorno, decisi di iniziare la preparazione per i 10km. Fu in qualche modo la mia svolta.

Seguii al 90% la tabella, riadattandola un pò agli impegni personali giorno per giorno.

Ci fu un km in particolare (durante la gara), l'ottavo se non erro, che mi mise duramente alla prova tant'è che rallentai nettamente mettendo a rischio il risultato. Lì dovetti scavare nel profondo per ritrovare il passo ma alla fine, il 23 Ottobre 2022, durante la stessa gara di paese, riuscii nell'intento.

Fu una bellissima soddisfazione ma come spesso mi accade, terminata l'adrenalina, ero già sul post-it a barrare con orgoglio quell'obiettivo e pensare ai successivi.

Tra gli obiettivi successivi, rimanendo nell'ambito sportivo, c'era iniziare in qualche modo sia il ciclismo che il nuoto senza tralasciare la corsa. Nuove discipline tra l'altro che non avevo mai praticato. Questo nuovo percorso l'ho raccontato in parte in quest'altro breve blog post https://www.yuribacciarini.com/sports/sport-based-mindset/.

In questi ultimi mesi quindi ho cercato di abbracciare le 3 discipline del triathlon: nuoto, ciclismo e corsa. La prima cosa di cui mi sono accorto, per niente facile da digerire, è che non riuscivo più ad avere nella corsa la stessa agilità che avevo quando la praticavo come unica disciplina (le performance di cui intendo ovviamente sono sempre relative alle mie potenzialità di amatore).

Da lì ho iniziato (tutt'ora sono in pieno apprendimento) a capire che dovevo ricalibrare le energie e soprattuto le mie aspettative riguardo la corsa. Non potevo più sostenere la stessa intensità, quantità e specificità di allenamenti di corsa che avevo prima. Le carte erano cambiate e dovevo riorganizzarmi considerando anche le altre due discipline.

E secondo me questo può essere un ottimo assist per un analogia con la carriera professionale. Nell'avanzamento di carriera, dipendentemente dagli obiettivi, è chiaro, ci ritroviamo naturalmente a non essere più agili/performanti su varie fronti operativi. In quel preciso momento, la consapevolezza e la delega verso le persone di fiducia iniziano ad essere vitali. Ricordo di aver avuto a che fare con imprenditori che volevano anche prendere parte nelle operatività tecniche perchè avevano fondato la loro attività dal basso. Con un occhio esterno ho percepito verso queste persone, in quei casi in cui volevano dire la loro in operatività in cui non avrebbero dovuto, una cera goffaggine e abbassamento in qualche modo dell'autorevolezza.

Tornando all'anologia di partenza, nello sport (per fortuna direi!) non esiste il concetto di delega verso altri ma solo verso se stessi ed è questo direi il suo grande ruolo grazie al quale cresciamo ed aumentiamo la nostra resilienza.

Qualcuno ci ha provato a delegare anche nello sport ma non è finita bene 😂😂😂

Finisce maratona in tempi record, ma era andata in auto
La scozzese Joasia Zakrzewski scoperta grazie ai dati di tracciamento dei corridori, secondo cui aveva percorso un miglio in un minuto e 40 secondi

Chiudendo l'analogia, come nello sport multidisciplinare, anche nell'avanzamento di carriera, a mio avviso, è opportuno avere un continuo monitoraggio interno delle proprie performance sui vari fronti e delegare appena si crea l'occasione adeguata.

Solo così un'avanzamento di carriera può progredire con autorevolezza, fiducia e responsabilità.

Tweets by YBacciarini